Cammeo in conchiglia di tipo Sardonico inciso a mano (Cassis Madagascariensis), montato in oro 18 kt. Moderno XI secolo. Interamente lavorato a mano in Italia.
Cammeo in Conchiglia tipo Sardonica (Cassis Madagascariensis) Incisione a mano – donna con basso Dimensione MM – oro 18 kt Colore Medio – qualità Seconda
I “profilo di donna” di Garofalo indossano nuove vesti, avvolti dai panneggi che nascondono dalla materia e si differenziano per le espressioni dei volti mai uguali l’uno dall’altro. Realizzato in collaborazione con la figlia di Giannamaria e suo marito Domenico Costabile che curano i raffinati intarsi con il corallo e oro 18 kt.
Lo sguardo della donna speranzosa e fiduciosa di quello che sarà il futuro, dà una visione ottimistica di quello che sarà il domani. L’ala applicata sul cammeo con colori iridescenti, rappresenta l’idea della volatilità del tempo. Oggi è già domani.
Il bene e il male, secondo Cervasio, avviene in una rappresentazione unitaria. Tutte le figure, possono generare il bene e il male che rappresentano le 2 facce di una stessa medaglia. Così l’angelo che è demonio allo stesso tempo, la donna divorata dai serpenti e dalle sue ambizioni che da la nascita alla fenice. Tutto sotto una nuova entità che osserva l’evoluzione del bene e del male, stavolta senza le fattezze di un vecchio con la barba ma di una donna alata.
Collana a 3 fili di Perle di Acqua Dolce (HyriopsisSchlegelii) montata in oro 9 kt e argento 925 con Rubini e corallo mediterraneo (CoralliumRubrum). Moderno XX secolo. Ante Cites.
Una delle opere più importanti di Garofalo.
Duranti gli anni più floridi della sua vita lavorativa raccoglie e pubblica le opere più significative della sua carriera artistica.
Sceglie “le maschere” come copertina del suo primo libro “il cammeo di Gennaro Garofalo”.
Partire per lasciarsi alle spalle il passato ed affrontare il futuro senza rimpianti. Cervasio rappresenta questo cambiamento, immaginando di andare incontro al futuro ma guardando indietro, uno sguardo che racchiude la consapevolezza e la voglia di affrontare un cambiamento, una evoluzione.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.
La particolarità di questa incisione a cammeo è data dalla possibilità di guardare l’oggetto anche capovolto.
I due estremi della nostra esistenza sono rappresentati dal feto e dal teschio, dalla nascita alla morte.