Cammeo in conchiglia di tipo Sardonico inciso a mano (Cassis Madagascariensis), montato in oro 18 kt. Moderno XI secolo. Interamente lavorato a mano in Italia.
Il cammeo raffigurante un volto di donna che è felice di andare incontro a questa stagione bellissima piena fiori e vita. Dopo un periodo burrascoso ritorna a risplendere il sole che riscalda le nostre anime.
Partire per lasciarsi alle spalle il passato ed affrontare il futuro senza rimpianti. Cervasio rappresenta questo cambiamento, immaginando di andare incontro al futuro ma guardando indietro, uno sguardo che racchiude la consapevolezza e la voglia di affrontare un cambiamento, una evoluzione.
Platone si chiedeva: “Perché non rivedere i nostri stessi pensieri con calma e pazienza, esaminandoli a fondo per capire che cosa rappresentano davvero dentro di noi?”. L’introspezione veniva molto spesso paragonata alla percezione e alla memoria. Ma che cosa significa davvero questa parola? La donna raffigurata realizza un’auto-osservazione dei processi della sua vita, grazie alla quale riesce a conoscersi meglio. Rappresenta la capacità di riflessione che la mente possiede per diventare cosciente dei suoi stessi stati e fare riferimento a essi.
Ispirato da una scultura di Frank Kuman, Cervasio ridetermina l’incontro, all’interno del ventre materno di due vite che potrebbero essere concepite insieme o soltanto uno, l’altro sarà vittima della natura. Solo la chiave dell’amore utilizzando la serratura del tempo potrà determinarne il risultato.
La visione fluida del genere influenza anche l’iconografia classica cattolica. La rappresentazione dell’angelo dalle fattezze maschili non rispecchia più la visione moderna delle immagini sacre, non solo, anche i testi sacri non determinano con esattezza il “sesso degli angeli”. Quindi, un angelo dalle fattezze femminili rende moderna la figura mistica rappresentata dall’artista.