Il soggetto rappresenta una donna che sorride. La felicità costa poco: se è cara non è di buona qualità. La felicità è interiore, non esteriore, infatti non dipende da ciò che si ha, ma da ciò che si è.
Il cammeo rappresenta la guerra che ci sarà contro le forze del male. Gesù viene raffigurato con un arco e freccia, lotta per la giustizia e per riportare la vittoria sul malvagio.
La visione fluida del genere influenza anche l’iconografia classica cattolica. La rappresentazione dell’angelo dalle fattezze maschili non rispecchia più la visione moderna delle immagini sacre, non solo, anche i testi sacri non determinano con esattezza il “sesso degli angeli”. Quindi, un angelo dalle fattezze femminili rende moderna la figura mistica rappresentata dall’artista.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.
“Forse fa male, eppure mi va di stare collegato, di vivere di un fiato, di stendermi sopra al burrone, di guardare giù, la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”, sono i versi che hanno ispirato la realizzazione del cammeo, dove la fuga con la fantasia, appare l’unica via per scappare dalle convenzioni e dalle paure che la vita ti presenta.
Opera non in vendita. In concorso al Premio di Arte Contemporanea “Exibart” 2023.