Il tema egiziano è spesso ripreso in molte rappresentazioni artistiche, riflettendo le profonde e importanti radici della cultura egiziana nella storia dell’umanità. Nella visione di Agostino Centobelli, questo tema è interpretato attraverso il volto di Cleopatra, affiancato dall’Occhio di Horus circoscritto in un quadrato, simbolo di protezione, prosperità, potere regale e buona salute nella religione egizia. Sullo sfondo, sono raffigurati geroglifici egiziani.
Incisore: Agostino Centobelli
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis (Conchiglia Sardonica)
Anello in oro con corallo mediterraneo naturale (Corallium Rubrum) taglio pallino e contorno di diamanti a taglio brillante.
Interamente lavorato a mano.
Moderno XXI secolo.
Ritratto di una donna che indossa un elmo post-apocalittico, simbolo dell’unione tra antico e moderno: parti di ossa animali e costruzioni metalliche si fondono insieme.
Incisore: Agostino Centobelli
Incisione a Cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis (Conchiglia Sardonica)
Cammeo in conchiglia di tipo Sardonico inciso a mano (Cassis Madagascariensis), montato in oro 18 kt. Moderno XI secolo. Interamente lavorato a mano in Italia.
Fili in Corallo Mediterraneo Naturale (CoralliumRubrum), taglio a pallini di prima qualità, colore medio-scuro. Moderno XI secolo. Interamente lavorato a mano in Italia.
La visione fluida del genere influenza anche l’iconografia classica cattolica. La rappresentazione dell’angelo dalle fattezze maschili non rispecchia più la visione moderna delle immagini sacre, non solo, anche i testi sacri non determinano con esattezza il “sesso degli angeli”. Quindi, un angelo dalle fattezze femminili rende moderna la figura mistica rappresentata dall’artista.
“Forse fa male, eppure mi va di stare collegato, di vivere di un fiato, di stendermi sopra al burrone, di guardare giù, la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”, sono i versi che hanno ispirato la realizzazione del cammeo, dove la fuga con la fantasia, appare l’unica via per scappare dalle convenzioni e dalle paure che la vita ti presenta.
Opera non in vendita. In concorso al Premio di Arte Contemporanea “Exibart” 2023.
Platone si chiedeva: “Perché non rivedere i nostri stessi pensieri con calma e pazienza, esaminandoli a fondo per capire che cosa rappresentano davvero dentro di noi?”. L’introspezione veniva molto spesso paragonata alla percezione e alla memoria. Ma che cosa significa davvero questa parola? La donna raffigurata realizza un’auto-osservazione dei processi della sua vita, grazie alla quale riesce a conoscersi meglio. Rappresenta la capacità di riflessione che la mente possiede per diventare cosciente dei suoi stessi stati e fare riferimento a essi.