Lo sguardo della donna speranzosa e fiduciosa di quello che sarà il futuro, dà una visione ottimistica di quello che sarà il domani. L’ala applicata sul cammeo con colori iridescenti, rappresenta l’idea della volatilità del tempo. Oggi è già domani.
Dimensioni: 60 mm (forma tondo)
Supporto: Conchiglia Sardonica (Cassis Madagascariensis) con applicazioni ad intarsio di Haliotis iris
Epoca incisione: 2020
Il cammeo ritrae la struggente scena d’amore tra Romeo e Giulietta, i celebri amanti di Verona, scolpiti in un delicato abbraccio. Le loro labbra si avvicinano, cariche di desiderio, ma sono fermate da innumerevoli mani che emergono dalle ombre circostanti. Queste mani, simbolo delle forze avverse e degli ostacoli che li separano, impediscono il loro bacio, cristallizzando l’attimo in un’eterna tensione. L’intaglio, eseguito con maestria, cattura la profondità delle emozioni dei due amanti e l’impossibilità del loro amore.
Opera di Genny Cervasio
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis (Conchiglia Sardonica)
L’espressione della mano ispirata dal grande Michelangelo con l’interpretazione di Gennaro, conosciuta come la “mano di Dio”.
Gennaro già da bambino si appassionava all’arte, sin dall’età di 5 anni ritaglia e raccoglie dalle riviste le immagini di quadri famosi. Adorava Michelangelo, ed infatti il suo amore per il grande Maestro si manifestava nella sua intera vita artistica.
Sui lavori del primo periodo di Gennaro le opere di Michelangelo venivano realizzate quasi fedeli allo stile e alla sua struttura delle opere originali, mentre più tardi sono rimaste in vita attraverso le espressioni della forza e plasticità del corpo umano, la descrizione dei nervi e dei sentimenti umani.
Questo è un pezzo di un’intera collezione dedicata alle mani realizzata nell’ultimo periodo artistico di Gennaro.
Il cordone ombelicale dell’embrione termina con un fiore, sottolineando il profondo legame tra uomo e natura. Le ali simboleggiano l’innocenza e la purezza non ancora contaminate dalla vita.
Incisore: Agostino Centobelli
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis (Conchiglia Sardonica)
Collana in Corallo Mediterraneo Naturale (Corallium Rubrum), taglio a pallini di prima qualità, colore medio-scuro. Moderno XXI secolo.
Interamente lavorato a mano in Italia.
Il soggetto rappresenta una donna che sorride. La felicità costa poco: se è cara non è di buona qualità. La felicità è interiore, non esteriore, infatti non dipende da ciò che si ha, ma da ciò che si è.
“L’evoluzione delle specie” è il titolo che Charles Darwin diede al suo studio sulla genetica. “Origin” di Dan Brown traccia un quadro fosco dell’evoluzione del genere umano. Cervasio, a modo su rappresenta quello che potrebbe essere il futuro, una completa integrazione tra uomo e macchina fin dalla gestazione. Segnali dal futuro, indicano una modifica del DNA in funzione dell’elettronica.
“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa e il suo cuore è un artista.” (San Francesco D’Assisi)
Un bravo incisore conosce la sua materia. Sente dove cederà al suo assalto perché l’incisore è già presente nella conchiglia o nel blocco di corallo e aspetta solo di essere rilevata: l’incisore con precisione quasi millimetrica, ha intuito quali sembianze assumerà l’opera che solo gli ignoranti credono sia frutto della sua volontà. E invece lui non fa altro che svelare: il suo talento non consiste nell’inventare forme, bensì nel rendere manifeste quelle che erano invisibili.
Antonio Guarracino è un incisore nella nuova scuola artistica di Torre del Greco, non solo le forme ma la combinazione di elementi gli consentono una moderna interpretazione di questa antichissima arte.
In questa mostra, 13 opere rappresentano solo una parte del percorso artistico di Antonio Guarracino nell’incisione del corallo e del cammeo.
Soggetto rappresentante il peccato che commisero i propri primogenitori, Adamo ed Eva. Vollero decidere da sé, tra il bene e il male ricevettero amare conseguenze, trasmettendo a tutta l’umanità il peccato, la vergogna e la morte.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.