Chi di noi non ha pensato almeno una volta di essere ibernato per sfuggire alla morte o per allungare il corso della nostra vita?
Potremmo svegliarci in un’altra epoca e scoprire un modo diverso da quello che abbiamo conosciuto, un mondo nuovo. E così, Cervasio, si ritrova a guardare una donna che sta per risvegliarsi dalla sua ipotermia.
Opera tratta da un quadro del celebre artista francese William-Adolphe Bouguereau. Originariamente parte del dipinto “Dante e Virgilio,” questo dettaglio assume un significato diverso poiché le figure principali sono state rimosse. I puttini in alto a destra sono incisi a traforo sul fondo della conchiglia, lasciando incisi sul bianco solo alcuni dettagli come la faretra, la colomba e la lanterna. In un’atmosfera tetra, a sinistra si notano dei diavoletti pronti a contendersi le anime dei dannati in lotta.
Incisore: Agostino Centobelli
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis (Conchiglia Sardonica)
Peso: 68,76 gr
Misura: 98 x 130 mm
Stile figurativo.
Sostegno: Pietra Cristallo di Rocca, appartenente alla famiglia dei Quarzi.
Il cammeo raffigura il momento sublime del bacio, catturando la dolce intimità di due figure abbracciate. Con precisione artistica, i profili dei volti si sfiorano, le labbra unite in un gesto di amore profondo. Le linee morbide e fluide scolpiscono la tenerezza e la passione del momento, mentre un delicato gioco di luci e ombre esalta la tridimensionalità dell’opera. Questo cammeo, con la sua raffinata eleganza e l’espressione di un sentimento eterno, diventa un simbolo di amore e affetto.
Opera di Genny Cervasio
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis Extra (Conchiglia Sardonica Extra)
Una foto ingiallita dal tempo il quale non trasforma e consuma solo una foto ma cambia e trasforma ognuno di noi. Ha sfruttato una caratteristica della conchiglia che in alcuni casi presenta una superficie gialla perdere maggiore significato al titolo del cammeo.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.
Platone si chiedeva: “Perché non rivedere i nostri stessi pensieri con calma e pazienza, esaminandoli a fondo per capire che cosa rappresentano davvero dentro di noi?”. L’introspezione veniva molto spesso paragonata alla percezione e alla memoria. Ma che cosa significa davvero questa parola? La donna raffigurata realizza un’auto-osservazione dei processi della sua vita, grazie alla quale riesce a conoscersi meglio. Rappresenta la capacità di riflessione che la mente possiede per diventare cosciente dei suoi stessi stati e fare riferimento a essi.